VITTORIO FELTRI - FASCISTI DELLA PAROLA

  • Modello: 9788817173841

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Genere: LIBRO

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Con le parole si puo' giocare, ma non si scherza. Sono roba seria. Infatti, uno dei primi segni di un potere totalitario e liberticida e' proprio il controllo del linguaggio. Limposizione della censura di alcuni termini non e' pratica che riguarda il passato, anzi, e' piu' attuale che mai. Piu' andiamo avanti e piu' regrediamo in questo ambito. Piu' diventiamo moralistici, smarrendo tuttavia morale ed etica, piu' ci concentriamo sulluso di determinati vocaboli, facendone una malattia. Cosi' si e' data vita alla battaglia piu' stupida, vana, insulsa e folle della nostra storia: quella al dizionario. Oggi non si puo' piu' dire negro al negro ne' si puo' piu' dire zingaro, rom o nomade. Non si puo' dire che uno e' cieco, semmai e' un non vedente. Non si puo' dire sordo, al massimo audioleso. Non si puo' dire spazzino, ma solo operatore ecologico. Non si puo' dire bidella, ma solamente operatrice scolastica. Non si puo' dare del terrone al terrone mentre e' corretto dare del polentone a un polentone. E guai a dire frocio o finocchio, a meno che tu stesso non sia omosessuale, in tal caso diventa lecito. Per non parlare della repulsione diffusa nei confronti dei sostantivi maschili. Se aggiungi lastina alla vocale o, se declini tutto al femminile, allora sei una bella persona, altrimenti vieni etichettato quale maschilista tossico e pure farabutto. Il politicamente corretto applicato al linguaggio secondo Feltri e' il male del secolo, ed e' giunto il momento di dire basta, di tornare a parlare come mangiamo.


Lunghezza stampa
204 pagine
Lingua
Italiano
Editore
Rizzoli


Novita' in arrivo!

Prodotto inserito in catalogo martedì 31 ottobre, 2023.