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CENTO GIORNI A PALERMO 40 ANNIVERSARIO

SKU 8031179419845
Prezzo

€ 17,99

GENERE:

drammatico

ATTORI:

ANITA ZAGARIA - STEFANO SATTA FLORES

GIULIANA DE SIO - ARNOLDO FOA

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REGISTA:

GIUSEPPE FERRARA

Disponibile dal 13/06/2024

TRAMA:

trama:Cento Giorni A Palermo3 settembre 1982 il generale Dalla Chiesa e sua moglie Emanuela cadono sotto i colpi della mafia a Palermo. Si sono conclusi con questa tragedia i cento giorni di Dalla Chiesa come prefetto di Palermo. Il film inizia con l'uccisione dell'ispettore Giuliano di Pier Santi Mattarella di Pio La Torre. La mafia imperversa l'opinione pubblica e' inquieta e il governo ricorre al generale Dalla Chiesa vittorioso del terrorismo perche' abbia a sconfiggere anche la mafia. Ma questi sono solo buoni desideri finche' non c'e' un'efficace legge antimafia e il prefetto di Palermo non ha pieni poteri. Queste sono le giuste richieste del gen. Dalla Chiesa queste sono le carenze e le colpe del governo. La mafia non e' solo potente in Sicilia ma e' molto piu' potente in Parlamento ove fa bocciare la legge sull'esattoria da affidare ai poteri pubblici e' potente fuori Italia specialmente negli Stati Uniti. Fidando sulle promesse il generale affronta il suo incarico difficile con il profondo senso del dovere sacrificando i suoi sentimenti personali non vuole privilegi e' molto chiaro molto energico ma anche molto umano. Lo stato non delega il suo potere ad alcuno - dice Dalla Chiesa - tanto meno alla mafia e la rivoluzione di cui la Sicilia ha bisogno e' una sola: che l'unico potere sia dello stato sia effettivo e riconosciuto. Siamo d'estate ma il generale non e' venuto a fare il turista e inizia indagini complete in tutti i campi: dai suoi collaboratori al mondo degli affari alle banche ecc. Ha contatti con tutti i ceti sociali con l'umile gente del popolo con studenti e operai. Trova il tempo anche di celebrare il matrimonio con Emanuela. Avra' cosi' una moglie e una casa a Palermo. Nel frattempo la mafia reagisce. Il gen. Dalla Chiesa e' forte ma deve capire che noi siamo piu' forti. I delitti di stampo mafioso si moltiplicano nei modi piu' efferati mentre sullo sfondo appare squallido il traffico di eroina. Interviene la Chiesa siciliana con il card. Pappalardo che si incontra con il gen. Dalla Chiesa e gli promette non solo preghiere ma interventi decisi. Difatti dai pulpiti delle chiese i sacerdoti affermano a chiara voce: chi e' mafioso non e' cristiano. Intanto gli assassinati e gli scomparsi crescono sempre in modo impressionante. Emanuela e' scossa e angosciata. Dice al marito: ti hanno messo qui come un parafulmine se non riesci tu non riuscira' nessuno... ma come potra' riuscire anche un generale Dalla Chiesa se il governo lo lascia solo senza i mezzi adeguati se non capisce che la mafia non e' un fenomeno solo siciliano ma nazionale e internazionale? In questi termini Dalla Chiesa parla col giornalista Bocca. Egli conosce i capi mafiosi gente che da 30 anni domina in Sicilia ma dove sono le prove per arrestarli? Dove sono i pieni poteri? Eppure dice Dalla Chiesa: contro le brigate rosse sono andato fino in fondo e contro la mafia faro' lo stesso. Intanto con un'imprudenza unica che e' anche follia senza alcuna precauzione e scorta si serve della macchina di Emanuela e della moglie come autista per trasferirsi dalla prefettura a casa. Il bersaglio e' fin troppo facile per la mafia. Scatta l'agguato e il 3 settembre 1982 il generale con la giovane moglie cadono assassinati. Cento giorni nei quali per la mafia e' successo nulla di nulla gli omicidi si sono moltiplicati ma forse come dice il canto finale e' nata la speranza.

Ubicazione Negozio:

W5008

Quantità

Ne restano solo: 1

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