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LE DUE VIE DEL DESTINO - THE RAILWAY MAN
1410197313484
€16,99
GENERE:
ATTORI:
REGISTA:
Disponibile dal 26/02/2015
TRAMA:
Inghilterra 1980. Eric Lomax uno strano tipo ossessionato dagli orari ferroviari incontra in treno la bella Patti. amore a prima vista e poi matrimonio. Ma la prima notte di nozze iniziano i guai: Eric e' in preda agli incubi e rifiuta di raccontarne a Patti il contenuto. Singapore 1942. Winston Churchill dichiara la resa della citta'-stato ai giapponesi. Migliaia di soldati britannici vengono fatti prigionieri e costretti a lavorare come schiavi (insieme ai piu' poveri abitanti locali) alla costruzione della ferrovia che dovra' collegare Bangkok a Rangoon. La chiameranno la Ferrovia della morte per le condizioni di lavoro climatiche e geografiche in cui e' stata costruita e perche' vi sono effettivamente periti meta' di coloro che vi hanno lavorato.Fra i prigionieri addetti alla costruzione della ferrovia ci sono anche Eric e i suoi compagni e il trattamento loro riservato e' dei piu' crudeli sfociando per Eric in una detenzione nella caserma della polizia segreta la temutissima Kempeitai ove il giovane soldato subira' ogni sorta di torture. Inghilterra. 1980. A popolare gli incubi di Eric e' soprattutto il poliziotto giapponese che e' stato il suo aguzzino alla Kempeitai. La moglie Patti con l'aiuto del compagno di disavventura Finley spingera' Eric a ricollegare i fili spezzati del proprio passato con esiti del tutto imprevisti.Le due vie del destino e' basato sul romanzo autobiografico The Railway Man scritto dallo stesso Eric Lomax e diventato un best seller internazionale. Colin Firth si cala con totale partecipazione emotiva nel ruolo del protagonista mettendo a buon frutto la scorta di umanita' che caratterizza da sempre la sua recitazione e Nicole Kidman mette la sua professionalita' (ma poco di piu') al servizio del suo cammeo nel ruolo della moglie Patti.Il film procede secondo una narrazione classica da grande cinema di guerra alternando gli anni Ottanta agli anni Quaranta e immergendoci profondamente nell'atmosfera allucinata vissuta dai prigionieri di guerra durante il conflitto mondiale. I punti di riferimento cinematografici sono Il ponte sul fiume Kwai di David Lean - per difetto perche' quello raccontava una favoletta consolatoria elduendo la realta' terribile del conflitto - e Furyo di Nagisa Oshima assai simile invece nel raccontare il rapporto fra prigionieri inglesi e soldati giapponesi nonche' la crudelta' della detenzione.La posta in gioco e' la dignita' umana i temi sono il senso dell'onore la fedelta' al proprio ruolo l'orrore della guerra il potere salvifico dell'amore. E la storia e' raccontata in toni melodrammatici sottesi da una grande tensione morale e dotati di una forte capacita' evocativa - della paura e dell'umiliazione - nella costruzione delle immagini di prigionia. Le scene di tortura sono quasi insopportabili non in quanto eccessivamente esplicite ma in quanto emotivamente dirompenti. Alla narrazione contribuisce in modo significativo l'accompagnamento sonoro uno dei migliori visti nel cinema recente: mix suggestivo di rumori silenzi respiri musiche graffi radiofonici fischi sussurri e grida in lingue straniere terrorizzanti nella loro indecifrabilita'. Girato in gran parte nei luoghi in cui si e' svolta la storia e che trasudano ancora orrore e sofferenza Le due vie del destino e' una denuncia esplicita dell'inutilita' crudele delle guerre e una parabola edificante (detto in senso non denigratorio) sulla capacita' umana di resistere all'irresistibile e sulla volonta' di rompere il silenzio su cio' di cui nessuno parla .
Quantità
Ne restano solo: 1